Musica Cortese. Il 06 e 07 luglio, diversi linguaggi espressivi per tenzoni e amori dal XIII secolo.

Giovedì 06 luglio, alla visita guidata di Vila Vipolže segue il concerto con Visual Vernacular di Ensemble Dramsam. Venerdì 07 luglio, ad Aquileia, Aquel Trovar Ensemble propone le “Cantigas de amigo”, con interventi di Angelo Floramo e opere artistiche delle studentesse di ABAUD.

I prossimi due eventi di Musica Cortese coinvolgono performance afferenti a diversi linguaggi artistici. Il 06 luglio, alle 21:00, l'Ensemble Dramsam propone a Vila Vipolže il concerto “Il viaggio di Ulrico - Poeti, trovatori e cavalieri alla corte dei Mainardi”, accompagnato da una performance di Visual Vernacular di Fabio Zampar. Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 20:00 dalla visita guidata alla villa. Venerdì 07 luglio, al Museo Paleocristiano di Monastero di Aquileia, il concerto "Ondas do mar de Vigo - Le sette cantigas de amigo di Martín Códax" di Aquel Trovar Ensemble e gli interventi di Angelo Floramo saranno accompagnati dalla proiezione di opere artistiche delle studentesse di ABA_UD.

La Brda, incastonata fra le Alpi e il Mediterraneo, rappresenta un crocevia fra il mondo slavo, latino e teutonico. L’atmosfera unica e singolare della regione si ritrova a Vila Vipolže, centro d’incontro che crea reti tra i due paesi, ospita convegni e attività culturali. Venerdì 06 luglio, alle ore 21:00, proprio Vila Vipolže sarà teatro del concerto di Ensemble Dramsam, intitolato “Il viaggio di Ulrico - Poeti, trovatori e cavalieri alla corte dei Mainardi”. Il concerto sarà preceduto da visita guidata alla villa, alle ore 20:00.

Il paese di Vipolže ospita due castelli, uno più recente, situato nella parte superiore e uno più antico, eretto nel XI secolo, nella parte orientale del paese. Un tempo residenza di caccia dei Conti di Gorizia, la costruzione passa di mano prima agli Herberstein, ai Della Torre, agli Attems e infine ai Teuffenbach. Le mura del castello subirono l’occupazione Veneziana durante le guerre contro l’Impero, nel  XVI e nel XVII secolo. Agli inizi del XVII secolo la struttura viene restaurata in stile veneziano ed utilizzata come residenza estiva. Da quegli stessi saloni veneziani, Vila Vipolze offre viste mozzafiato sulle verdi colline della regione di Brda. Dopo il completo restauro finanziato dal Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia, la villa è pronta a rivivere una nuova vita.

Il viaggio di Ulrico” trae il proprio programma dal romanzo in versi “Frauendienst” (Servizio delle dame), resoconto di viaggio pseudorealistico scritto  attorno al 1250 dal poeta stiriano Ulrich von Lichtenstein. Le poesie di Ulrich erano ben note già all’epoca essendo state inserite nel codice Manesse, la grande raccolta di poesia trobadorica in lingua tedesca. Dalla Stiria, passando per Trieste e l’Istria, a Venezia e, da lì, in Boemia, lo scopo del viaggio di Ulrico è di partecipare senza sosta a tornei per esaltare il proprio valore di cavaliere, nel tentativo di ingraziarsi la dama amata (che invece non sembra proprio avere alcun interesse per lui). Il libro, oltre alle descrizioni dei tornei, contiene alcuni punti di interesse, il primo dei quali è il frequente contatto con Mainardo, conte di Gorizia e la sua corte, spesso coinvolti nei tornei. Il concerto propone un percorso che intrecci la poesia amorosa in lingua tedesca, il cosiddetto Minnesang, presente nei territori goriziani con l’ormai esausta poesia trobadorica, iniziale modello per i poeti in lingua volgare.

Il concerto sarà accompagnato da un’esibizione di Visual Vernacular, disciplina artistica teorizzata dall’attore teatrale sordo Bernard Bragg, utilizzata per trasformare un racconto in un’esperienza visiva al di là delle parole e dei suoni. Linguaggio espressivo afferente alla cultura sorda, il Visual Vernacular è una forma di rappresentazione che trasforma un linguaggio appartenente ad un gruppo ristretto di persone, come la lingua dei segni, in un “dialetto universale” (“vernacular” significa “dialetto”), proponendo un'esperienza in grado di trasmettere significati attraverso il gesto.

 

Venerdì 07 luglio, il Museo Paleocristiano di Monastero di Aquileia ospiterà, alle ore 21:00, la musica di Aquel Trovar Ensemble, con interventi di Angelo Floramo, storico e docente di ABA_UD.

La musica e la parola, dedicati all’amore al “femminile” delle “Cantigas de Amigo”, riceveranno le suggestioni della scenografia cangiante composta dalle opere  (bozzetti e opere complete) realizzate dalle studentesse del corso di Antropologia Culturale di ABA_UD. I lavori presentati, rivisitazione artistica delle tematiche inerenti il femminino sacro e le rappresentazioni demoniche (in particolare rispetto i temi del labirinto, della nascita e della rinascita), saranno proiettate negli spazi della Basilica Paleocristiana di Monastero.

Il programma del concerto “ONDAS DO MAR DE VIGO - Le sette cantigas de amigo di Martín Códax” proviene dal Pergamino Vindel, pubblicato nel 1914 dal libraio antiquario Pedro Vindel, che lo scoprì nella rilegatura di una copia del De officiis ciceroniano. Vindel intuì che potesse trattarsi di una raccolta d’insieme, attribuendo all’opera il sottotitolo “Poema musicale di Martin Codax, giullare del XIII secolo”: le sette cantigas appaiono infatti come un canzoniere d’autore, in cui le composizioni sono pensate per essere eseguite in un determinato ordine, creando un ciclo ininterrotto di brani interconnessi.

Delle sette cantigas, sei sono musicate, mentre l’ultima, che è la più musicale in termini di contenuto tematico, non possiede una partitura musicale: la melodia che concluderà il concerto di venerdì è una creazione originale di Aquel Trovar Ensemble.

La prima delle canzoni è un’interrogazione rivolta al mare. La ragazza protagonista delle cantigas chiede alle onde notizie del suo amico assente. Nella seconda, una lettera riempie di gioia la ragazza: il suo amico è vivo e gode dell'amicizia del re. Nel terzo brano, tra i più belli della raccolta, la giovane cerca la complicità della sorella per accompagnarla in pellegrinaggio all’eremo di Vigo. Il quarto brano ripercorre un topos tipico dei cantigas de amico: la giovane innamorata dichiara di essere sola e senza “odiose guardie” che possano intralciare il ricongiungimento con l’amato.

Nel quinto brano la protagonista estende la complicità ricercata nella terza non solo alla sorella o alla madre, ma a tutte le ragazze che conoscono l'amore, esplicitando un altro tema comune al genere.

La sesta è un ballo in solitudine della bella fanciulla nell'atrio dell’eremo, mentre la settima chiude il cerchio di quella domanda senza risposta che si getta in mare: perché l'amato si fa attendere tanto?

Ingresso libero ad entrambi gli eventi.

N.B.: Il Museo di Aquileia può ospitare un numero limitato di spettatori. Per l’evento di venerdì 07 luglio la prenotazione è obbligatoria, inviando mail con nominativo e numero di posti a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Ingresso senza prenotazione (salvo esaurimento posti): dalle 20:50.