Giovedì 13 e sabato 15 luglio: “Meghinardus” tra musica, storia, poesia visiva e cultura del cibo.

Continuano gli appuntamenti con musica, linguaggi artistici ed approfondimenti storici di Musica Cortese 2023.

Il 13 luglio, Dramsam porta “Meghinardus” alla Corte “Marco d’Aviano” di Gradisca d’Isonzo. Il concerto delle 21:00, con una performance di Visual Vernacular di Fabio Zamparo, sarà preceduto da un percorso nella storia del cibo a cura di Accademia J. Rudel con Accademia della Cucina Italiana, alle 18:30 presso la Tenuta Villanova di Farra. Sabato 15 luglio, dopo una visita guidata alla città di Gorizia a cura di Micaela Grossa, guida storico-turistica, La Pifarescha si esibisce alle ore 21:00 al Duomo di Gorizia con ”Harmonia Celeste”.

 

La realtà vitivinicola di Tenuta Villanova (Farra d’Isonzo) trova la sua dimora nel Collio Goriziano. Ubicata nella porzione di terra che si estende dalle alte rive dell’Isonzo fino ai rilievi del Collio, a pochi chilometri dalla Slovenia, l’azienda conta oggi 200 ettari e da secoli produce vini pregiati e distillati artigianali. La Tenuta ospiterà, il 13 luglio alle ore 18:30, “TRA COLTO E POPOLARE - Il cibo tra storia e tradizione”. Il percorso, a cura di Marialuisa Cecere dell’Accademia Jaufré Rudel di Studi Medievali con Roberto Zottar, Referente dell’Accademia della Cucina Italiana per l’FVG, mette a confronto ricette della tradizione e ricette del medioevo.

L’arte culinaria, dai suoi aspetti più quotidiani fino alle manifestazioni più ricercate e virtuosistiche, è la manifestazione di un aspetto culturale capace di identificare, nel tempo e nello spazio, una società. 

A sua volta, la società che di essa si “nutre” ne determina metamorfosi ed evoluzioni, facendo tesoro dell’esperienza delle società che l’hanno preceduta. I due esperti che condurranno la disamina andranno allora alla ricerca di un possibile “archetipo gastronomico” per osservarne assieme al pubblico le possibili modifiche, sottolineando gli elementi che, dai ricettari medievali a quelli tradizionali, possano aiutarci a ricostruire il percorso di questo affascinante “oggetto culturale” che è il cibo. 

Il percorso culminerà in un momento “conviviale”, durante il quale saranno offerti al pubblico alcuni assaggi “enogastronomici”.

Alle ore 21:00 alla Corte “Marco d’Aviano” di Palazzo Torriani (Gradisca d’Isonzo), l’Ensemble Dramsam propone il concerto che dà il titolo al festival di quest’anno: “MEGHINARDUS - Musica per la Contea di Gorizia”. 

I brani seguono l’evolversi della storia della Contea ed inseguono le influenze culturali ed i legami che i rapporti di vicinato o l’imposizione delle armi rendono di volta in volta possibili.  Il titolo, “Meghinardus”, latinizzazione dell’originale nome germanico del primo conte della dinastia dei “Mainardi”, può rappresentare la sintesi di questo gioco tra culture che si esprime musicalmente nel programma di concerto. La dinastia goriziana fu sicuramente segnata dalla gloria delle armi ma non si possono citare testimonianze di glorie artistiche o culturali capaci di ingentilire oggi questa immagine di cupi guerrieri che la semplice cronaca storica ci tramanda. Per quello che riguarda la musica, poi, pochissime sono le menzioni di attività musicali collegate ai conti goriziani.

Nel compilare il programma, Dramsam non ha potuto quindi far riferimento a precise indicazioni ma ha dovuto indirizzare la scelta sulle musiche “possibili”, ovvero su quelle che, per una serie di motivi, “avrebbero potuto” risuonare e che, ci piace pensare, forse hanno risuonato nelle sale dell’antico castello.

Il concerto di giovedì vede anche la partecipazione di Fabio Zamparo, performer sordo di Visual Vernacular, che interpreterà con questa forma d’arte visiva i testi delle canzoni in programma. 

Il Visual Vernacular è una tecnica performativa legata alla cultura sorda, dal grande potere suggestivo e di grande bellezza per tutto il pubblico grazie proprio alla potenza evocativa e narrativa, “cinematografica”, di questa tecnica.

La musica sarà introdotta da una prolusione storica a cura del prof. Riccardo Drusi (Università Ca’Foscari – Venezia).

Sabato 15 luglio, a partire dalle19:00, Dramsam Centro Giuliano di Musica Antica propone una serata di musica, storia e cultura che affianca alla musica, indiscusso cardine del progetto di Musica Cortese, un’altra occasione di arricchimento culturale e di conoscenza del territorio.

La passeggiata storica, a cura di Micaela Grossa (guida storico-turistica), propone ai partecipanti di camminare nella storia di Gorizia, lungo un percorso suggestivo che racconta la città riscoprendone un angolo ben conosciuto, che può però sempre riservare qualche bella rivelazione. 

Partendo dal Colle dove si staglia imponente il Castello, simbolo della città, il percorso inizia con un breve excursus sulle origini e l’evoluzione storica delle Terre Alte (la Chiesa di Santo Spirito, i palazzi nobiliari, il Borgo e le mura con la Porta Leopoldina). Si scenderà, poi, verso la via Cocevia, importante per lo sviluppo delle Terre Basse; fino a Via Rastello, con i suoi bei palazzi e le storiche botteghe per raggiungere, infine, la Piazza Cavour e la chiesa cattedrale dei Santi Ilario e Taziano, unitamente alla Corte.

Proprio la cattedrale, alle ore 21:00, ospiterà “Harmonia Celeste - La musica per cornetti e tromboni nella Principesca Contea”, concerto per fiati ed organo de La Pifarescha.

La storia della Contea, prima possedimento patriarcale e poi, dopo secoli di indipendenza, proprietà degli Asburgo, è determinata dalla natura di luogo di contatto tra l’Italia, l’Europa Orientale e quella teutonica. Le influenze e gli scambi tra popoli e culture hanno certamente avuto un ruolo anche nello sviluppo della musica, colonna sonora del quotidiano e di ogni sorta di ritualità e celebrazione. 

Nel panorama complesso disegnato dalle influenze esterne, il programma di sabato illustra il binomio cornetto-trombone, che rappresenta nel Rinascimento un punto di arrivo e di riferimento timbrico ed espressivo. Questo tipo di formazione era molto apprezzato sia dai compositori, sia da chi si trovava operativamente a dover decidere come realizzare l’organico di molte pagine musicali del periodo. 

Tra le molteplici formazioni possibili, quella qui proposta si lega con l’organo, strumento che nel Rinascimento ha già raggiunto livelli di assoluta levatura stilistica, nonché prezioso e raffinato sostegno nel repertorio d’insieme.

Tra gli importanti autori in programma, rappresentativi dell’estetica musicale coeva, non a caso alcuni sono di area friulana o comunque attivi nella stessa. E’ un piccolo omaggio alla musica dei piffari, capace di restituirci ancor oggi la ricchezza di un periodo in cui l’arte musicale era considerata una delle espressioni più elevate dello spirito umano.

Ingresso libero. Gradita prenotazione, con nominativo e numero di posti, all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .